Che è ‘sto posto?

La Polveriera è uno spazio autogestito, occupato per essere restituito alla comunità dopo anni di abbandono grazie alle pratiche di autogestione. Si chiama Spazio Comune perché è aperto a tutti, o almeno a tutti coloro che non negherebbero a nessun altro questo semplice principio di apertura. Allo stesso modo, chiunque può partecipare all’assemblea di autogestione settimanale, che è il luogo dove si prendono le decisioni riguardo l’organizzazione della vita e delle attività nello spazio.
L’assemblea è orizzontale e paritaria; non ci sono gerarchie, tutti hanno diritto di esprimere le proprie opinioni ed essere ascoltati. Inoltre si decide per consenso: non ci sono maggioranze o minoranze, non si vota. Una decisione è presa quando tutta l’assemblea la condivide.
Conosciamo le nostre imperfezioni, ma cerchiamo di migliorarci attraverso il confronto e la critica costanti. Non forniamo soluzioni ma sperimentiamo pratiche di partecipazione.
Nell’autogestione ognuno è responsabile di se stesso, degli altri e dello spazio. Tutto è di tutti, tutti sono responsabili di tutto, nessuno è servo né padrone di nessun altro.
Questo, insieme a un comportamento assembleare rispettoso, aiuta ad attuare i principi di inclusività e orizzontalità di cui sopra, fondamenta di ciò che pensiamo significhi autogestione.

Nel corso del tempo, da queste premesse, sono emerse alcune costanti, alcune pratiche, alcuni valori condivisi:

– La Polveriera supporta e promuove percorsi di autorganizzazione e autoproduzione, di solidarietà, di lotta per l’autodeterminazione.
– In questo senso sarà sempre complice e solidale con chi viene colpito dalla repressione.
– Non crede nell’assistenzialismo come pratica di intervento nel sociale.
– Pratica invece il mutualismo come proposta politica: la messa in comune di competenze, mezzi e beni, non nell’ottica dello scambio ma dell’aiuto reciproco e dell’arricchimento complessivo della comunità.
– La Polveriera non fa auto-reddito e non dà spazio al profitto: funziona grazie all’impegno volontario di chi crede nell’importanza di questo che stai leggendo.
– Gli eventi qui sono gratuiti o a offerta libera perché pensiamo che arte e cultura debbano essere accessibili a chiunque e svincolati dalle logiche del profitto.
– I ricavi del bar autogestito vengono utilizzati per sostenere lo spazio e i vari progetti che lo attraversano, oppure dati in benefit per le spese legali dei compagni colpiti dalla repressione.
– In Polveriera non sono tollerati fascismo, razzismo, sessismo né altre forme di discriminazione e di violenza. Non sono tollerati comportamenti autoritari.